Nutrizione e fertilità femminile: una correlazione sempre più forte
L'infertilità, definita dall'American Society of Reproductive Medicine (ASRM) come il mancato concepimento dopo uno o più anni di tentativi di fecondazione naturale, rappresenta un grave problema della società moderna e colpisce il 20-30% della popolazione femminile fertile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 80 milioni di donne nel mondo, ad oggi, sono colpite da questa condizione.
I fattori coinvolti sono:- Età
- Inquinanti ambientali
- Stile di vita
- Alimentazione
Le alterazioni del peso corporeo in termini di sovrappeso, obesità o grave sottopeso sono associate a disturbi ovulatori. Nelle donne con Body Mass Index (BMI) superiore a 25 kg/m2 o inferiore a 19 kg/ m2, il tempo di concepimento aumenta.
Obesità e infertilità
Sono noti gli effetti negativi
dell'obesità sulla fisiologia riproduttiva, poiché nelle donne obese è
possibile riscontrare irregolarità mestruali con disturbi ovulatori, patologia
endometriale e infertilità. L'impatto dell'obesità sulla funzione riproduttiva,
in particolare sui disturbi ovulatori, è principalmente attribuibile ai
meccanismi endocrini che interferiscono con le funzioni neuroendocrine e
ovariche e riducono l'omeostasi dell'ovulazione. Riscontriamo, inoltre,
anomalie metaboliche quali insulino-resistenza (IR) e l’iperinsulinemia.
PCOS e infertilità
Insulino-resistenza (IR) e l’iperinsulinemia si riscontrano anche nella Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e hanno un impatto significativo sulla fertilità femminile. L’insulina si lega ai recettori dell’IGF-1 sulle cellule della teca stimolandole a secernere androgeni, incrementando la risposta delle ovaie all'ormone luteinizzante (LH) per la produzione di androgeni, con conseguente arresto follicolare e anovulazione.
Inoltre riduce le concentrazioni di SHGB (la principale proteina legante il testosterone nel siero, prodotta dal fegato), determinando un aumento dei livelli di androgeni liberi che peggiorano la resistenza all'insulina.
Queste condizioni, alla fine, favoriscono un ciclo di feedback positivo che aumenta di gravità nel tempo.
Sottopeso e infertilità
Ci sono pochissimi dati su come essere sottopeso (IMC < 18,5 kg/m 2) possa indurre gli stessi risultati. La malnutrizione e l'estrema magrezza possono influire negativamente sulla funzionalità riproduttiva poiché risulterebbero associate a livelli ridotti di estradiolo e sospensione dell'attività ovarica.
Dieta e fertilità femminile
La Dieta Mediterranea (MedDiet) è un piano alimentare sano ispirato al regime nutrizionale delle popolazioni della Grecia, dell'Italia meridionale e della Spagna negli anni Cinquanta del Novecento. Prevede un elevato consumo di:
- Legumi
- Ortaggi e frutta
- Olio d’oliva
- Cereali non raffinati
- Pesce
Cosa ci dice la letteratura scientifica…
Studio basato su su un campione di 18.555 donne sposate, senza storia di infertilità, che desideravano o hanno raggiunto una gravidanza in un follow-up di 8 anni. Di queste donne, 438 hanno riportato infertilità correlata a disturbi dell'ovulazione. In questa popolazione è stata valutata la dieta.
I risultati hanno mostrato una significativa associazione tra fertilità femminile e consumo di carboidrati a basso indice glicemico, acidi grassi monoinsaturi, proteine di origine vegetale e integrazione con ferro, folati e vitamine ad effetto antiossidante à Dieta Mediterranea.
L'adesione alla MedDiet unita ad antiossidanti riduce del 69% il rischio di infertilità ovulatoria.
Biologa nutrizionista
Ricevo a Mentana (RM), Roma, Tivoli (RM)